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Raccolta fondi per la realizzazione del progetto

 Seb Falchi 
L'emigrante analfabeta
Sull’andare restando

Una grande vetrata si affaccia verso il mio oceano. Il silenzio, che regna attorno a questo piccolo rifugio, interrompe la melodia che innesca il vento intrufolandosi nella vita privata degli alberi di pino e ginepro selvatico. Ogni tanto una manciata di ciglia di carrubo volano via davanti ai miei occhi. Qualche settimana fa non era tutto desertico come ora ma il contrario, gli alberi erano gli stessi, ovvio mica si spostano, ma invece che stare nudi, crudi, soli e ognuno per conto suo, sono stati letteralmente assediati dall’esercito delle cicale. 

Seb Falchi · Sassari (Italia) 

Il suo rapporto con la fotografia su pellicola è iniziato nel 1994 con una vecchia Nikon f2 (fotografia analogica).

Per diversi anni ha collaborato come Street Photographer con l’Agenzia Officine Kairòs (Milano) e Viaggiatori.com. Negli Stati Uniti ha ottenuto il diploma in fotografia analogica in bianco e nero al MPC (Monterey Peninsula College). Nello stesso college ha frequentato i corsi di psicologia per unire il sapere fotografico a quello psicologico dell’indagine introspettiva attraverso il processo di scatto e stampa in camera oscura (DRPT). 

Ha avuto come maestri Martha Casanave, Kevin Bransfield e Greg Mettler; i suoi progetti hanno ricevuto il premio Edward Weston per la fotografia in bianco e nero e sono esposti al MMA. Vive negli Stati Uniti. In Italia promuove progetti in difesa dei diritti e identità umane, in particolare quello della salute psicologica, occupandosi di Dark Room Photo Therapy. Assistente (outside studio) di psicoterapeuti autorizzati alla cura del trauma (PTSD). 

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